La revisione shock della Strage di Erba: Frigerio e testimonianze inaspettate
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La revisione shock della Strage di Erba: Frigerio e testimonianze inaspettate

Olindo Romano e Rosa Bazzi

La revisione del caso della Strage di Erba: le testimonianze e i dubbi sollevati dallo psichiatra Cetti e dal magistrato Tarfusser.

Nella notte dell’11 dicembre 2006, la tranquilla cittadina di Erba fu scossa da un evento tragico che avrebbe segnato la sua storia: la strage in cui persero la vita quattro persone. Tra gli enigmi ancora irrisolti, spicca la testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto, che non ha mai indicato Olindo Romano come uno degli aggressori. Questa rivelazione, portata alla luce dallo psichiatra Claudio Cetti, solleva nuovi interrogativi sul caso. Secondo quanto riportato da ilgiornale.it

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Olindo Romano e Rosa Bazzi
Olindo Romano e Rosa Bazzi

La testimonianza di Claudio Cetti

Durante gli interrogatori successivi alla strage, Frigerio non menzionò mai Olindo e Rosa, secondo quanto riportato da Claudio Cetti, che lo assistette nei giorni successivi al massacro. Le dichiarazioni dello psichiatra, raccolte dal programma “Le Iene”, rivelano come il ricordo dell’uomo fosse incerto e confuso, complicando ulteriormente la ricostruzione dei fatti.

Interrogatori e dubbi

La procedura seguita negli interrogatori dei coniugi Romano ha suscitato perplessità anche in figure istituzionali. Cuno Tarfusser, sostituto procuratore generale di Milano, ha espresso dubbi sull’affidabilità delle confessioni ottenute, criticando la pressione esercitata durante gli interrogatori. Queste osservazioni aggiungono peso alla richiesta di revisione del processo, ritenuta da alcuni inammissibile, ma difesa con convinzione da Tarfusser.

Un elemento di mistero è aggiunto dalla scomparsa delle intercettazioni relative a un incontro tra Cetti e Frigerio, durante il quale avrebbero potuto emergere dettagli cruciali sull’aggressione. Questa assenza di registrazioni alimenta le incertezze già presenti sulle circostanze della strage.

Nel corso di un’intervista, Tarfusser ha ribadito la sua posizione, sostenendo la necessità di una revisione del processo per fare luce su aspetti ancora oscuri. La sua difesa delle nuove prove presentate, nonostante le critiche ricevute, dimostra un impegno a cercare la verità oltre le apparenze.

Secondo quanto riportato da ilgiornale.it, l’unico sopravvissuto alla strage di Erba, Mario Frigerio, non avrebbe mai indicato Olindo Romano come aggressore. Questa rivelazione mette in discussione le certezze acquisite nel corso degli anni e apre nuovi scenari investigativi. La richiesta di una revisione del processo, sostenuta da figure chiave come Cuno Tarfusser, potrebbe essere il primo passo verso una comprensione più completa di una delle pagine più oscure della cronaca italiana.

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ultimo aggiornamento: 16 Marzo 2024 13:58

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